Re Lear al Globe Theatre di Roma
Pagina 1 di 1
Re Lear al Globe Theatre di Roma
La potente bellezza del testo shakespeariano nella magica cornice del Globe Theatre di Villa Borghese: una combinazione davvero emozionante per quanti hanno goduto di questo spettacolo.
Il "Re Lear" è la tragedia della vecchiaia senza saggezza, dell'avidità senza scrupoli, dell'amore sacrificato al fascino dell'adulazione. La rinuncia del vecchio re alla responsabilità della corona, ma non alla pretesa della lusinga che il potere reca con sè, è il peccato che lo condanna alla follia (esperienza diretta ed innocente della verità) ed alla perdita degli affetti più cari.
L'originale versione scenica di Daniele Salvo, con il bravissimo Ugo Pagliai - un Lear precipitato dall'arroganza autosufficiente alla dolente consapevolezza della miseria e della solitudine - ha reso vera, emotiva e carnale la tensione del testo shakespeariano. Sull'impianto di una scenografia essenziale, l'uso della video-proiezione ha creato illusioni di grandissima suggestione:tempeste, incubi, visioni notturne, cieli stellati, battaglie, pianure e spiagge immense...scenari dell'anima nei quali abbiamo visto consumarsi vicende e sentimenti universali. Evocazioni di una natura che è sempre metafora della condizione umana e dei suoi tormenti.
Eccellente prova di attori anche per tutti gli altri interpreti, molti dei quali provenienti dalla scuola teatrale di Gigi Proietti (direttore artistico del Globe theatre).
Bellissime e cariche di atmosfera le musiche originali di Marco Podda.
Il "Re Lear" è la tragedia della vecchiaia senza saggezza, dell'avidità senza scrupoli, dell'amore sacrificato al fascino dell'adulazione. La rinuncia del vecchio re alla responsabilità della corona, ma non alla pretesa della lusinga che il potere reca con sè, è il peccato che lo condanna alla follia (esperienza diretta ed innocente della verità) ed alla perdita degli affetti più cari.
L'originale versione scenica di Daniele Salvo, con il bravissimo Ugo Pagliai - un Lear precipitato dall'arroganza autosufficiente alla dolente consapevolezza della miseria e della solitudine - ha reso vera, emotiva e carnale la tensione del testo shakespeariano. Sull'impianto di una scenografia essenziale, l'uso della video-proiezione ha creato illusioni di grandissima suggestione:tempeste, incubi, visioni notturne, cieli stellati, battaglie, pianure e spiagge immense...scenari dell'anima nei quali abbiamo visto consumarsi vicende e sentimenti universali. Evocazioni di una natura che è sempre metafora della condizione umana e dei suoi tormenti.
Eccellente prova di attori anche per tutti gli altri interpreti, molti dei quali provenienti dalla scuola teatrale di Gigi Proietti (direttore artistico del Globe theatre).
Bellissime e cariche di atmosfera le musiche originali di Marco Podda.
morgana
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.