Il mercante di Venezia al Globe Theatre di Villa Borghese
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Il mercante di Venezia al Globe Theatre di Villa Borghese
Il Globe è davvero un luogo magico, dove ogni sera tutto può accadere.
Ancora una volta in questo spettacolo straordinario la favola d'amore della bella Porzia ed il dramma dell'ebreo Shylock hanno fatto irruzione nel cuore di un pubblico incantato e coinvolto. Il teatro come esperienza viva e sentita di una serata, grazie ad uno dei testi più belli di tutti i tempi e ad uno spazio scenico dilatato, sospeso tra cielo e terra.
La storia è nota. Due sono le partite che si giocano in scena: quella di Porzia con i suoi pretendenti, per guadagnarsi il diritto di scegliere liberamente uno sposo, e quella di Shylock, l'usuraio ebreo, con l'inadempiente Antonio e le leggi veneziane.
Porzia, condizionata da un voto paterno per la scelta del futuro marito ma ansiosa di trovare l'amore, sarà premiata dalla fortuna, ma anche dalla vanità e stupidità di quanti aspirano alla sua mano. Bassanio, l'uomo che lei desidera avere accanto, è l'unico degno del suo amore, l'unico dotato dell'intelligenza e del valore necessari a risolvere l'enigma che gli guadagnerà il matrimonio.
Shylock sconta nell'odio e nel risentimento la sua esclusione dalla società veneziana, il disprezzo dei mercanti agiati e benpensanti come Antonio. Il suo crudele tentativo di riscatto fallirà: la legge veneziana non può essere giusta ed imparziale con un disgraziato come lui: non c'è pietà, non c'è perdono per chi già vive nell'emarginazione.
Arioso e mosso lo spettacolo, nell'andirivieni di attori e macchine di scena tra un palco ed una platea fusi nel medesimo spazio scenico. A mio giudizio ottimi interpreti ed ottima regia.
Prezioso ed incantevole il contributo musicale dal vivo ricamato dal Trio William Kemp, Pierluigi Vagnoni e Simone Vallerotonda durante lo spettacolo e nell'intervallo tra i due atti.
Ancora una volta in questo spettacolo straordinario la favola d'amore della bella Porzia ed il dramma dell'ebreo Shylock hanno fatto irruzione nel cuore di un pubblico incantato e coinvolto. Il teatro come esperienza viva e sentita di una serata, grazie ad uno dei testi più belli di tutti i tempi e ad uno spazio scenico dilatato, sospeso tra cielo e terra.
La storia è nota. Due sono le partite che si giocano in scena: quella di Porzia con i suoi pretendenti, per guadagnarsi il diritto di scegliere liberamente uno sposo, e quella di Shylock, l'usuraio ebreo, con l'inadempiente Antonio e le leggi veneziane.
Porzia, condizionata da un voto paterno per la scelta del futuro marito ma ansiosa di trovare l'amore, sarà premiata dalla fortuna, ma anche dalla vanità e stupidità di quanti aspirano alla sua mano. Bassanio, l'uomo che lei desidera avere accanto, è l'unico degno del suo amore, l'unico dotato dell'intelligenza e del valore necessari a risolvere l'enigma che gli guadagnerà il matrimonio.
Shylock sconta nell'odio e nel risentimento la sua esclusione dalla società veneziana, il disprezzo dei mercanti agiati e benpensanti come Antonio. Il suo crudele tentativo di riscatto fallirà: la legge veneziana non può essere giusta ed imparziale con un disgraziato come lui: non c'è pietà, non c'è perdono per chi già vive nell'emarginazione.
Arioso e mosso lo spettacolo, nell'andirivieni di attori e macchine di scena tra un palco ed una platea fusi nel medesimo spazio scenico. A mio giudizio ottimi interpreti ed ottima regia.
Prezioso ed incantevole il contributo musicale dal vivo ricamato dal Trio William Kemp, Pierluigi Vagnoni e Simone Vallerotonda durante lo spettacolo e nell'intervallo tra i due atti.
morgana
Re: Il mercante di Venezia al Globe Theatre di Villa Borghese
morgana ha scritto:
Prezioso ed incantevole il contributo musicale dal vivo ricamato dal Trio William Kemp, Pierluigi Vagnoni e Simone Vallerotonda durante lo spettacolo e nell'intervallo tra i due atti.
Bellissima recensione, Morgana.
Come è stata la parte musicale?
Strana? Bella, al primo ascolto?
(Shakespeare e la musica?
strano per noi, di primo acchito)
dowland58
Re: Il mercante di Venezia al Globe Theatre di Villa Borghese
Bellissima ed emozionante. Il pubblico, anche quello dei giovanissimi, era letteralmente incantato. I musici hanno accompagnato e sottolineato alcuni dei passaggi più significativi dello spettacolo con musiche che sembravano (o erano?) d'epoca (non sono state date indicazioni al riguardo). D'altra parte la scrittura ed il linguaggio di Shakespeare sono talmente sonori in sè, che ogni contributo musicale sembra addirittura espresso e richiamato dal dialogo tra i personaggi, diventando un arricchimento all'atmosfera già resa dal testo.
Alcuni dei brani sono stati cantati da due degli attori (un uomo ed una donna dei quali purtroppo non sono in grado di fornire i nomi, ma che meriterebbero una menzione speciale...) che interpretavano rispettivamente Jessica, la figlia di Shylock, e Lorenzo, uno degli amici di Bassanio. Entrambi i cantanti avevano voci splendide e sono stati applauditissimi.
Sarebbe interessante approfondire che rapporto ci sia stato (ammesso che ce ne sia stato uno) tra musica e teatro elisabettiano...
Alcuni dei brani sono stati cantati da due degli attori (un uomo ed una donna dei quali purtroppo non sono in grado di fornire i nomi, ma che meriterebbero una menzione speciale...) che interpretavano rispettivamente Jessica, la figlia di Shylock, e Lorenzo, uno degli amici di Bassanio. Entrambi i cantanti avevano voci splendide e sono stati applauditissimi.
Sarebbe interessante approfondire che rapporto ci sia stato (ammesso che ce ne sia stato uno) tra musica e teatro elisabettiano...
morgana
Re: Il mercante di Venezia al Globe Theatre di Villa Borghese
morgana ha scritto:
Sarebbe interessante approfondire che rapporto ci sia stato (ammesso che ce ne sia stato uno) tra musica e teatro elisabettiano...
Un rapporto molto stretto.
Il teatro elisabettiano era
molto popolare, e spesso
l'azione scenica nelle
commedie veniva interrotta
da intermezzi comici, piuttosto
che da balletti o canzoni.
Qui un esempio, una canzone
molto famosa di Thomas Morley,
musicista di una generazione
immediatamente precedente quella
di John Dowland
Thomas Morley- It was a lover and his lass
Questa canzone farebbe parte dei cinque pezzi
sicuramente inseriti in opere di Shakespeare.
Questa in Come ti piace V.3
dowland58
Re: Il mercante di Venezia al Globe Theatre di Villa Borghese
Qui, in una versione cantata,
in costume, con il sapore
di una canzone popolare
It was a lover and his lass
in costume, con il sapore
di una canzone popolare
It was a lover and his lass
dowland58
Re: Il mercante di Venezia al Globe Theatre di Villa Borghese
La splendida
Where the bee sucks
era inserita nella Tempesta V.1, cantata da Ariel.
Il compositore è Robert Johnson,
liutista di una generazione successiva
rispetto a John Dowland
Where the bee sucks
era inserita nella Tempesta V.1, cantata da Ariel.
Il compositore è Robert Johnson,
liutista di una generazione successiva
rispetto a John Dowland
dowland58
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